The Machine Which Makes Everything Disappear
by Tinatin Gurchiani, Georgia/Germania, 2012, 97’
Georgia, 2011. Una regista torna nel proprio paese d’origine dopo una lunga assenza. Vuole girare un film ed è alla ricerca del protagonista, un eroe dei nostri tempi. Annuncia così un casting per ragazzi dai quindici ai ventitre anni. La ricerca la porta in posti diversi, fra città e paesini. Molte sono le persone che rispondono all’annuncio: alcune sono interessate a far parte di un film, altre sono pronte a condividere le proprie storie sentimentali o a cercare la forza per esternare le proprie decisioni importanti. Chi si rivela abbastanza interessante viene seguito in vari momenti e situazioni. Quello che ne esce è un film su quanto possa essere bella la vita e al tempo stesso difficile, soprattutto quando sogni di diventare un eroe.
Born in Tbilisi / Georgia. Studied painting, dance and psychology. After diploma with Honors at the Ivane Javakhishvili Tbilisi State University and a postgraduate study at the Faculty of Psychology at Albert-Ludwigs University Freiburg / Germany and the University of Graz / Austria , study of Film and TV Director at the Film and Television University Konrad Wolf (HFF), Potsdam-Babelsberg, Germany. Diploma with Honors in 2010.
Winner of DAAD Award 2007 for Artistic and Social Engagement in Film.
The Machine Wich Makes Everything Disappear racconta del casting per un film che in realtà è già stato interpretato e che perciò nessuno mai girerà. La regista sceglie la via del paradosso per raccontarci con un lavoro corale la fatica dell’esistenza.
I personaggi di questo documentario convergono davanti alla macchina da presa per rispondere alla chiamata del casting di un ipotetico film e incalzati dalle domande ci raccontano della loro vita e dei loro drammi quotidiani. Il film della loro vita diventa allora la materia narrativa di questo magnifico lavoro. Un’opera visivamente e poeticamente molto toccante dove per lo spettatore il processo d’immedesimazione è istantaneo quando fin dall’inizio si trova a condividerne con i protagonisti la stessa precarietà esistenziale.
Giovanni Giommi
Regia
Tinatin Gurchiani
Sceneggiatura
Tinatin Gurchiani
Fotografia
Andreas Bergmann
Montaggio
Nari Kim
Musica
Mahan Mobashery, Marian Mentrup
Suono
Michał Krajczok
Produttore
Tamar Gurchiani
Produzione
Alethea, Ttfilm
Con il supporto di
Georgian National Film Center
Goethe-Institut Georgia
Vendite Internazionali
Deckert Distribution
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